Metropolitano, aerospaziale, infosferico, Hub non è termine da area montana. Ma se ci aggiungi Dolomiti – Dolomiti Hub – si stabilisce un cortocircuito possibile. Spazio nello spazio, Dolomiti Hub è un centro che chiama a raccolta le tante energie vitali disseminate e latenti. Con caparbietà, è sorto nel bel mezzo di un’area industriale e si spalanca come un polmone verde per chi vuole respirare umanità ed l’aria di un futuro sostenibile per essa. Il suo profumo è quello di bosco: di aghi sempreverdi, di sottobosco che stratifica, di corteccia che cresce pulsando gocce di resina su ogni ferita. Della natura circostante ha fatto propria la visionarietà di chi arriva in alto coi piedi ben ancorati a terra; la dimensione ecosistemica, in cui ciascuno è connesso con l’altro e con ciò che li contiene; la generatività, grazie alla quale il Tutto trova strategie per rinnovarsi e ricrearsi.
Restare dove si può essere ispirati dal paesaggio, dove esso può indicarci la direzione e ricordarci di essere fecondi, generosi, collaborativi, non è facile se il PIL si produce altrove, se della comunità non resta che un amarcord sbiadito di quando si era bambini, se la Cultura, soprattutto quella eretica e profetica, cerca un pubblico più ampio e più giovane altrove. Ma loro restano: le montagne, gli alberi, caprioli e camosci; restano il muschio, i funghi, i corsi d’acqua; restano i rododendri, i narcisi, persino le dafne. Nonostante noi, nonostante Vaia, nonostante le monocolture arboree. Se resistono loro, anche noi dobbiamo.
Debora e Walter si sono chiesti come, un punto interrogativo riflesso negli occhi delle loro figlie. Quale futuro per loro? Quale futuro per tanti, scissi come loro tra qualche attrattiva distante ed il senso di appartenenza ad un unico “qui”? La risposta non poteva essere la prosecuzione inerte del presente, di quella supposta normalità di cui la pandemia ha evidenziato i limiti e le ipocrisie. Qualcosa manca, qualcosa si sogna, qualcosa già c’è altrove oppure è anche qui ma poco visibile. Raccogliamo tutto questo, come mattoni per una casa da rinnovare: che protegga, che conforti, che scaldi i tanti di qui e accolga le loro affinità elettive.
Dolomiti Hub è la nuova casa per chi abita il feltrino e non solo. Si affaccia alla statale, emerge dal tram tram della routine produttiva della zona industriale, si arrabatta tra bollette e mutui come le case di tutti; ma è abbracciata dalle spalle larghe delle Dolomiti e questo fa la differenza, è la sua forza. Se la guardate controluce, in una di quelle giornate estive in cui l’azzurro dà il capogiro, e con un pizzico di fantasia la astraete dal contesto, potreste riconoscervi un caravanserraglio di qualche steppa orientale: crocevia di scambi di parole, di idee, di manufatti.