Sagome di abeti e pini torreggiavano tutt’intorno, una foresta silenziosa che si insinuava nei fianchi bluastri delle montagne. Allungai le braccia verso la luce lunare mentre l’aria gelida compiva la sua magia tonificante.
Non mi accingevo a compiere un rituale pagano e neanche a fare il bagno di luna in una spa nella foresta. Terapia del freddo dopo una doccia bollente, un’esperienza da provare, il tipo di attività liberatoria e inconsueta che si può sperimentare quando si soggiorna in un rifugio isolato in montagna, d’inverno.
Il rifugio, la Josef Kreidl Hutte di proprietà del signor Franz, è un ex capanno di caccia e si trova fuori Jochberg (924 m), un minuscolo abitato a pochi chilometri dalla nota stazione sciistica di Kitzbühel. Kitzbühel è una cittadina alpina che possiede una bellezza geometrica, sontuosa e a tratti severa tipica di queste parti. È un luogo piuttosto famoso e affollato soprattutto durante la stagione invernale. Potrebbe essere la Cortina d’Austria ma con più vip e lusso e meno milanesi. Quel genere di luoghi un po’ troppo turistificati per i miei gusti. In ogni caso, siamo in Tirolo, a un centinaio di chilometri a est di Innsbruck, Austria.
Il rifugio dove alloggio insieme a Valeria, in realtà, non è così isolato, anche se dà la sensazione di esserlo. Appena oltre le montagne di fronte, a nord, c’è proprio Kitzbühel. Non si vede ma so che è proprio lì e probabilmente, durante la primavera o l’estate, la si può raggiungere a piedi da qui.
In montagna, anche in inverno, mi piace esplorare, addentrarmi un po’ nei boschi pieni di neve, attraversare la bruma nel tentativo di “immergermi” nella natura e farne parte. Prendo tempo fermandomi qua e là ad osservare, mi siedo su una roccia, annuso il profumo dei pini e ascolto il lento sgocciolio della neve che si scioglie in un paesaggio sonoro ovattato. È un’esperienza sensoriale a tutto tondo. Questa sensazione di “esserci in un luogo” è ciò che cerco anche nei posti dove alloggio. Non è così facile trovare alloggi fuori mano in un mercato del turismo invernale dominato dagli standard scintillanti di chalet, hotel e grandi resort come quelli che si trovano a Kitzbühel. Ma, cercando con un po’ più d’attenzione, si scopre che luoghi come il rifugio Josef Kreidl, sopravvivono ancora. Fuori dalle rotte ovvie e scontate, in mezzo al bosco e a prezzi più accessibili. E ci sono chilometri di bosco per sciare di fondo anche qui.