Ti capita che alla porta bussi proprio lei. Immediatamente non credi a quel “toc-toc” anche se te lo saresti aspettato e, con tutto te stesso, lo avresti anche voluto. Osservi fuori dalla finestra del rifugio le montagne infuocate da un bel tramonto in una calda sera primaverile e poi ti avvicini all’uscio. Stai sbagliando, lo sai, non dovresti aprire, ma il fiume in piena dentro di te è incontrollabile, non vuoi avere questo rimpianto per tutta la vita, il cuore batte all’impazzata come se fosse il tuo primo respiro, in un turbinio di impulsi, il cervello, muove la mano, che apre la porta.
E’ questione di un attimo ed, incrociando il suo sguardo, la attiri verso di te e la baci. Istantaneamente, tutti i pezzi del puzzle sparsi all’interno della mente combaciano, tutto quanto si rivela chiaramente, l’ostentata ricerca della felicità, le illusioni di una vita fino a quel momento confusa ed un vecchio amore, colpevolmente, non più al suo apice ed incerto, sono evaporati in quell’istante. Un istante che ha cambiato molte cose, che ha cambiato soprattutto te stesso, sei conscio di commettere il primo ed unico errore della tua vita ma l’ossessione di non avere più nulla da dare alla persona con la quale hai condiviso un passato insieme, ha il sopravvento.
A trent’anni sai di non essere più un ragazzino e dovresti già aver fatto le tue esperienze, ma rivendicare una vita che non senti tua ti sta portando ad esagerare, a non mordere il freno e cercare, così come quando cerchi a tutti i costi di raggiungere quella vetta nelle escursioni del fine settimana, di spingerti oltre, di volere sempre di più. Quello che vuoi è proprio lei, l’hai sempre voluta, ed, incredibilmente, quella notte, ha bussato.