Un bianchissimo grazie

testo e foto di Ornella Roberi  / Aosta

Sopra al Goûter
02/12/2017
4 min

Stiamo salendo al Monte Bianco, all’alba la nebbia ha sostituito il buio della notte e poi con l’avanzare del giorno, invece di alzarsi come speravamo, si infittisce sempre di più. E non solo la nebbia, anche il vento ci sta accompagnando da un pezzo e con sempre più forza alza la neve che ci punge il viso come tanti spilli e ci ricopre di ghiaccio. Un compagno di cordata ha problemi di salute e non riesce a vedere bene. I dubbi sulla riuscita della gita cominciano a farsi strada dentro di noi, la salita è ancora lunga e poi seguirà un’altrettanto lunga discesa in cresta, boh… speriamo in bene.

Riuscirò a cavarmela sta’ volta? Accidenti a me, sempre la stessa storia, ma questa ho esagerato. Mi è già capitato di trovarmi nei pasticci. Mi piacciono le escursioni non pianificate che lasciano spazio all’ignoto e all’avventura, ho voglia di fare nuove esperienze, sono curiosa di vedere posti nuovi, di provare un passaggio difficile, se poi non riesco, rinuncio, ma lo faccio promettendomi di ritentare un’altra volta. Questa mia indole mi spinge ad abbandonare la traccia e finisco su terreni impervi, mi ritrovo sull’orlo di un salto di roccia, mi perdo, insomma mi metto in difficoltà e come sempre mi riprometto che non succederà più, anche se non ci credo, è più forte di me. La montagna è la mia grande passione, è la mia vita. La stessa vita che ora è sul filo del rasoio. Amo la montagna ma voglio anche poterci tornare, la voglio raccontare e voglio tornare a casa.

Le forti raffiche di vento e la visibilità di pochi metri renderanno la discesa lungo la cresta affilata e pericolosa des Bosses ancora più difficile e rischiosa, paura dubbi…, non ci resta che pregare; quindi nervi saldi e massima attenzione, non possiamo sbagliare.

Logo Blogger Contest2017_300x175
La montagna è la mia grande passione, è la mia vita. La stessa vita che ora è sul filo del rasoio.
Il Bianco da Val Sapin. Il Bianco dal Malatrà.
Il Bianco da Val Sapin. Il Bianco dal Malatrà.

L’imperativo è scendere un passo dopo l’altro con calma e prudenza, la nebbia bassa si confonde con la neve, piantiamo la piccozza e ci buttiamo a terra ad ogni raffica di vento, cerchiamo di stare calmi e di non perdere le staffe. Procediamo molto lentamente, con la massima concentrazione, se uno di noi scivola trascina giù anche gli altri, non possiamo sbagliare.

Poi, piano piano la pendenza si riduce, la cresta si allarga e si fa più arrotondata, la nebbia si alza un po’ e finalmente arriviamo alla Vallot. Cominciamo a pensare positivo, più scendiamo e più ci sentiamo salvi, l’incubo di non riuscire si affievolisce, la traccia si fa più evidente, la visibilità aumenta, la discesa è ancora lunga ma i timori hanno lasciato il posto alla speranza, un profondo sentimento di gratitudine ci pervade, il peggio è passato.

L’adrenalina sale nuovamente lungo il Gran Couloir sotto al Goûter, un canalone molto pericoloso per le frequenti ed improvvise scariche di sassi e detriti che scende parallelo al sentiero, si sentono e si vedono massi che rimbalzano come fossero noccioline, e giù in fondo dovremo attraversare proprio questo canale, quando la montagna è ferma e silenziosa partiamo uno alla volta e … preghiamo … uno due tre, siamo passati, grazie.

Il Monte Bianco… l’avevo sempre pensato come un sogno, una meta irraggiungibile, una fantasia, in realtà è stato molto di più e soprattutto è stato un’impresa straordinaria di entusiasmo speranza incertezza tensione e di profonda gratitudine perché è riuscita, siamo andati e tornati sani e salvi, grazie.

Chi non risica non rosica, è questo che cerco in montagna? Questo e molto altro ancora.

Ornella Roberi

Ornella Roberi

Io e la montagna, io mi rispecchio nella montagna e ci vedo la mia semplicità, il mio carattere spartano, la mia sensibilità la montagna insegna il rispetto e l’umiltà, insegna a vivere.


Il mio blog | “Ma’, ti facciamo un blog di montagna”, “no, figurati, non ho nulla da dire, poi sembra che voglio mettermi in mostra, non fa per me”, “ma non è così”, “beh a ripensarci, sarebbe un modo di condividere e dare anch’io un contributo”, e così è cominciata l’avventura trekkinella.
Link al blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

Da pochi giorni l'alpinismo è patrimonio della umanità, ma non mancano i distinguo. A... Da pochi giorni l'alpinismo è patrimonio della umanità, ma non mancano i distinguo. A contributo dell'immagine culturale dell’alpinismo proponiamo il saggio di Samivel "L’enigma...

Siamo ai piedi della parete sud ovest del Cornone di Blumone, lungo l’Alta Via... Siamo ai piedi della parete sud ovest del Cornone di Blumone, lungo l’Alta Via dell’Adamello, zona aspra e pietrosa, piena di fascino e di...

"Patrimoni Unesco. Razionalizzazione. Valorizzazione. Riqualificazione. Suonava così autentico e lungimirante." ... "Patrimoni Unesco. Razionalizzazione. Valorizzazione. Riqualificazione. Suonava così autentico e lungimirante." ...

Bici, montagna, fatica e avventura, tutto in un'unica esperienza nello splendido scenario dei Lagorai.... Bici, montagna, fatica e avventura, tutto in un'unica esperienza nello splendido scenario dei Lagorai. Il racconto di Eric Scaggiante, finischer alla 3a edizione della...

Ci si abitua a tutto. Sembra impossibile, ma è proprio così. I nostri occhi si... Ci si abitua a tutto. Sembra impossibile, ma è proprio così. I nostri occhi si sono abituati a vedere gli amati boschi divelti dal suolo...

È il weekend del primo maggio, avrebbe dovuto essere un weekend di sole tra... È il weekend del primo maggio, avrebbe dovuto essere un weekend di sole tra passeggiate e pic nic, ma il meteo ci ha giocato...

Ancora pochi mesi e avrebbe spento 100 candeline. Anna Maria Rigoni “Haus”, moglie dello... Ancora pochi mesi e avrebbe spento 100 candeline. Anna Maria Rigoni “Haus”, moglie dello scrittore Mario Rigoni Stern, è mancata venerdì 19 novembre nella...

Di roccia, di neve e di ghiaccio: il Carbonara e le Madonie al di... Di roccia, di neve e di ghiaccio: il Carbonara e le Madonie al di là dell’ordinario, tra la storia di vecchie ascensioni e nuove...

Nei pullman con i finestrini appannati nessuno parla. C’è ancora l’odore dei... ... Nei pullman con i finestrini appannati nessuno parla. C’è ancora l’odore dei... ...

Partire, viaggiare e cercare, trovare. Questo è uno degli input del Blogger Contest 2021... Partire, viaggiare e cercare, trovare. Questo è uno degli input del Blogger Contest 2021 che calza a pennello con il mio progetto “Alberi”. ...