Le tappe del pellegrinaggio musicale | parte prima – primavera
Tappa 1 – Sabato 13 aprile, ore 6 (di mattina)
Grande quercia sull’argine della Certosa (Vigodarzere, Padova)
All’incrocio tra via Certosa e via Lungargine Brenta si prosegue sulla ciclo-pedonale che percorre la sommità arginale del fiume. Sulla destra appare l’edificio cinquecentesco dell’ex convento dei monaci certosini, eventualmente visitabile solo lungo il perimetro esterno. Dopo circa 300 metri si giunge all’imponente quercia secolare, una farnia alta circa 20 metri.
Tappa 2 – Sabato 20 aprile, ore 12
Radura della ex cava Monte Croce (Battaglia Terme, Padova)
Si parcheggia presso l’area “sosta camper” nei pressi della rotonda in fondo a Viale degli Alpini. Da lì a piedi si va ad imboccare la sterrata via Montenovo, verso il percorso noto come “Ferro di cavallo”. Dopo circa 5 minuti, all’altezza di un cartello informativo si prende a sinistra il sentiero che in pochi passi porta alla radura ai piedi della parete di antracite scavata ai tempi in cui il luogo era una cava (tenere sempre la sinistra dove la traccia biforca).
Tappa 3 – Lunedì di Pasqua 22 aprile, ore 14
Rifugio Monte Comùn (Zovon di Vò, Padova)
Il rifugio si raggiunge in circa 25 minuti a piedi dal parcheggio di Piazza Zattarin a Zovon (davanti al Ristorante Al Torcio) prendendo il sentiero che parte alla destra della pizzeria Oasi. Giorgio Gobbo sarà l’elemento musicale di una festa più ampia organizzata dagli amici del Comùn che metteranno a disposizione sin dal mattino i prati con l’erba tagliata, l’acqua e il panorama. E’ possibile portarsi il pranzo al sacco, la partecipazione è libera ma chi vuole potrà prenotare entro il 14 aprile al numero 335.844.5576 una bottiglia di vino dei Colli a 4 euri e un cestino di uova sode a 3 euro per sé e per chi lo accompagna.
Tappa 4 – Domenica 28 aprile, ore 15
Rifugio Alpe Madre (Monte Grappa), Via Col Moschin 2 (Solagna, Vicenza)
In auto si prende la strada che da Romano d’Ezzelino porta in Cima Grappa (strada Cadorna, per circa 12 km) fino a Camposolagna; qui c’è una diramazione dalla strada principale sulla sinistra. Una volta imboccata la diramazione seguirla fino a San Giovanni ai Colli Alti (già comincerete a vedere le indicazioni per il rifugio).La strada prosegue a sinistra dietro l’albergo San Giovanni, dopo un chilometro e mezzo, in prossimità di una struttura chiamata Casa Serena (che trovate alla vostra destra), dove la strada diventa sterrata, prendete lo sterrato che sale a sinistra, seguite le indicazioni. A questo punto siete quasi arrivati: passerete appena sotto alla struttura dell’Alpenise, da qui cominciate a cercare un parcheggio (davanti al rifugio i parcheggi sono molto limitati). Infine si percorre a piedi la discesa sterrata che in pochi minuti arriva al rifugio dove Dario e il suo staff sapranno offrirvi ristoro. Chi volesse pranzare può prenotare allo 0424 559076 – info@alpemadre.it
Tappa 5 – Sabato 4 maggio, ore 12
Cortile di Forte Interrotto (Camporovere, altopiano di Asiago, Vicenza)
Dal centro dell’abitato di Camporovere (Roana, VI) prendete “via Monte Interrotto”. La strada è asfaltata per i primi chilometri, poi diventa sterrata. La carrozzabile è percorribile in automobile con un po’ di cautela fino ai ruderi del Forte (posto in eccezionale posizione panoramica) dove il cortile a cielo aperto dell’antica struttura offre un’acustica davvero particolare.
Tappa 6 – Venerdì 10 maggio, ore 21
Cerchio dei Druidi, presso il sentiero delle Creste (Castelnuovo di Teolo, Padova)
Si giunge a Castelnuovo percorrendo la SP43 da Teolo puntando il navigatore su “Area di Sosta Park Rocca Pendice”, all’incrocio tra via Castelnuovo e via Calti Pendice. Spalle al parcheggio si fanno pochi passi a destra verso la breve ripida salita (5 minuti) che porta al sentiero delle Creste (contraddistinto da segnavia). Una volta giunti in piano si riprende fiato e si lascia il sentiero per imboccare sulla destra la traccia che in breve conduce al punto panoramico caratterizzato da alcune pietre poste in circolo detto “Cerchio dei Druidi”.
Tappa 7 – Domenica 19 maggio, ore 14
Prati di Passo Giau (Colle Santa Lucia, Belluno)
Puntato il navigatore su Passo Giau (2236 m) si lascerà l’auto presso il parcheggio che si trova sull’omonimo valico, al cospetto della maestosa cima dolomitica del Nuvolau. Spalle al rifugio si imbocca la traccia che in breve conduce ai prati attorno alla chiesetta di San Giovanni Gualberto (visibile sin dalla strada). Concluderò “il pellegrinaggio musicale, parte prima” nel suo punto di massima altitudine e festeggerò il mio compleanno con chi avrà l’audacia di essere presente.
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Giorgio Gobbo (Padova, 1975) è cantante, autore di canzoni, chitarrista e compositore. Oltre alla musica ama le montagne solitarie, le buone compagnie, i libri. Le storie antiche e moderne dei paesaggi e delle persone che li attraversano sono per Giorgio Gobbo primaria fonte di ispirazione. La natura, l’amore, la difficoltà di stare al mondo e, nonostante tutto, la gioia di vivere: questo è ciò che dà voce al suo canto. Lavora nel mondo della sofferenza psichica dove ricerca il rapporto tra espressività e terapia. E’ stato co-fondatore e voce della storica band veneta Piccola Bottega Baltazar. Giorgio Gobbo è sostanzialmente un contadino immaginario che suona la chitarra.
Nettare dell’estate, il primo album solista di Giorgio Gobbo, pubblicato alla fine del 2018, è un progetto nato dal contatto con la montagna e la natura, alla natura e alla montagna doveva tornare. Un omaggio che assume un valore speciale quest’anno, dopo il disastroso evento che ha colpito i boschi delle Dolomiti e delle Prealpi. “Nettare dell’estate” è disponibile negli store digitali e nel sito di Azzurra Music. I dettagli delle date sono disponibili alla pagina www.giorgiogobbo.it