Racconto

Salirò, salirò…

testo e foto di Monica Viacava  / Cusano Milanino (MI)

Dalla cima, più vicino al cielo, gli occhi abbracciano la terra senza fatica e attrito
01/01/2019
3 min
logo blogger contest2018_ita_senza feccia
Sono ormai tre giorni che percorriamo la Via Francigena. Siamo in otto, tre generazioni e rapporti affettivi diversi, uniti nel cammino seguendo le antiche orme dell’arcivescovo di Canterbury, Sigerico: partiti da Lucca, meta finale Roma.

La nostra quarta tappa inizia in salita dall’ospitale che diede riposo nella notte dei tempi alla nostra remota guida e ci spinge su, fino a Gambassi Terme.
Illuminati da un’alba abbacinante, non ci facciamo ingannare dalle indicazioni che ci portano verso il dedalo cittadino e, istruiti alla partenza dall’ospitaliero, iniziamo subito una lunga discesa.
Scendendo, il sole con i suoi colori viene da noi respinto ancora verso l’orizzonte e iniziamo a perderci tra casali, cavalli che brulicano l’erba fuori dai recinti e filari di Chianti, tra umidi profumi di menta e di mosto.
Le spalle reggono ancora e le vesciche ai piedi sono zittite dai cerotti. L’aria è fresca. Le generazioni parlano e si ascoltano: filosofia, musica rap, medicina e psicologia, e ultimi apparecchi di telefonia mobile. Il tempo scorre e senza accorgerci ci ritroviamo nuovamente a salire.

Ancora un perché
Mentre arranchiamo in vicinanza di antiche pievi trasformate in dimore eleganti, scopro però di essere l’unica rimasta a chiedersi il perché di tutto ciò, di questo cilicio inconsapevole accettato d’impulso e con allegro entusiasmo, durante una molle estate in riva al mare. Penso di cedere, sono sfinita, la fatica dei giorni di continuo cammino inizia ad accumularsi e i miei dolori si trasformano in notti insonni: al mattino sorge luminoso solo il sole, non io.
Una pausa vicino a una piccola chiesa. Mi tolgo lo zaino. Silenzio, mi chiudo e guardo, seduta su un pezzo di legno all’ombra. Poi vedo e ricordo la pagina di un libro di Pierluigi Capello che parla della differenza tra il “capire” di chi vive all’interno di un paesaggio e il “comprendere” di chi lo vede dall’alto, come adesso faccio io. Dalla cima, più vicino al cielo, gli occhi abbracciano la terra senza fatica e attrito, non ne afferrano solo alcuni particolari, e ti fanno sentire più tutto il tuo peso di uomo. Finalmente respiro e comprendo perché.

Illusione ottica
Forza ragazzi, andiamo, si scende, si scende ancora, siamo quasi arrivati. San Giminiano è lì, ma sembra tutto un inganno. La meta è una quinta teatrale irraggiungibile, bellissima e beffarda, che pare mai avvicinarsi. Ma non ci si arrende e si continua. Finalmente, graziati, cala il sipario davanti a noi, siamo all’ultima salita, e la città delle torri è presa dalla nostra brigata, felice.

  • L’alba a Gambassi Terme
  • San Giminiano pare avvicinarsi
Monica Viacava

Monica Viacava

Una laurea in medicina veterinaria venduta all'editoria scientifica, un po' per interesse lavorativo, ma più per curiosità ho fatto un corso di Wordpress e ho voluto metterlo in pratica. Dopo vari tentativi fantasiosi e infruttuosi ho colto l'occasione di sviluppare "Zaino in spalla e via - Adolescenti incammino sulla Via Francigena".


Il mio blog | Il blog è il diario della nostra esperienza sulla Via Francigena: 8 amici (età dai 70 ai 12 anni) in cammino per circa 400 km, da Lucca a Roma. È stato scritto prima e durante il cammino, ma l’idea è quella di tenerlo in vita con aggiornamenti e nuove esperienze.
Link al blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

Una valle, un lago, la montagna. Un sentiero che sale, a tratti ripido, Acqua... Una valle, un lago, la montagna. Un sentiero che sale, a tratti ripido, Acqua che scorre, Memorie conservate e custodite. Questa lo sfondo naturale...

Le vene di alabastro giallo che marezzano le pareti e sprofondano nelle acque scure... Le vene di alabastro giallo che marezzano le pareti e sprofondano nelle acque scure hanno una bellezza ipnotica. Attendo in basso il mio compagno...

Nel regno del vento e della polvere ... Nel regno del vento e della polvere ...

Mi capita a volte di pensare a uno dei tanti dipinti genericamente chiamati: le... Mi capita a volte di pensare a uno dei tanti dipinti genericamente chiamati: le scarpe di Van Gogh. Mi interessano molto le immagini evocative e...

Camera 352 "Te la senti di camminare? Hai voglia di muovere qualche passo?" Lei non risponde,... Camera 352 "Te la senti di camminare? Hai voglia di muovere qualche passo?" Lei non risponde, ma prende il suo braccio rendendolo leva e si alza... In...

Vivere appieno la bellezza della montagna in un giornata che rimarrà indimenticabile per quattro... Vivere appieno la bellezza della montagna in un giornata che rimarrà indimenticabile per quattro amici che decidono di salire e scendere la normale alla...

Due giorni immersi nella natura ... Due giorni immersi nella natura ...

Per invertire lo spopolamento degli Altipiani Cimbri, un progetto di "Coliving" ha messo a... Per invertire lo spopolamento degli Altipiani Cimbri, un progetto di "Coliving" ha messo a disposizione 4 alloggi con affitto gratuito per 4 anni. Da...

Gli occhi cominciarono nuovamente a bruciare. Da quanto tempo stava salendo? Li chiuse per... Gli occhi cominciarono nuovamente a bruciare. Da quanto tempo stava salendo? Li chiuse per qualche istante e li sentì lacrimare. ...

Tre declinazioni diverse per un’unica suggestione emotiva con cui la selva amazzonica sa mostrarsi,... Tre declinazioni diverse per un’unica suggestione emotiva con cui la selva amazzonica sa mostrarsi, in tutto il suo fascinoso e straordinario universo, senza alcuna...