sarai da qualche parte
o forse in questa stanza
com’eri in quel legname
scavato all’occorrenza.
pulviscolo del tempo
del tempo di materia
serbato hai nella carne
anche tu un microbioma.
sei un uomo e poco altro
e verità la roccia
i funghi ed i licheni
non siamo figli tuoi
ma di batteri e virus
di geni combinati
di grandi ossidazioni
catastrofi di vita.
e nel tuo messaggio
d’amore costernato
vittoria dell’inerme
fra scisti di dolore
ti sei dimenticato
che siamo gli ospitati
da un mondo che ci accoglie
e niente ce l’ha dato
come possedimento
mela da cui estrarre
la polpa brulicante
di vita più che umana.
di te è stato detto
che sei venuto al mondo
per mondare gli uomini
dal buio del peccato:
le vedi le montagne
stellato l’universo
le schiaccia smantellando
il cielo di salvezza.
e noi non saliremo
in qualche paradiso
sei tu che nella terra
(rimasto e rimestato
come chi ha fecondato
il divenire nostro)
materia sei rinato.
o forse stancamente
nessuno mai ti ha visto.