Racconto

Una bella signora

Liberamente ispirato alla salita alla vetta del monte Velino (2487 m): la bella signora conquistata in un afoso sabato d’estate

testo e foto di Francesca Nemi

07/08/2018
4 min

Trentotto gradi, un’aria dorata ed effervescente. Sotto il sole infocato emanava un muscoso odor di femmina. Era realmente il mio amore infantile, un versante ripido e assolato, costellato da balze rocciose di calcare compatto, e una mitica fenditura ad aspettarmi che non avevo mai visto così da vicino, coperta com’era da un sottile strato di verde eccitazione.

Avrei voluto affondare il naso in quell’umido tappeto di gigli che la ricoprivano, ed emettere suoni strozzati di scoperta e gioia. Non c’erano dubbi: il calore irradiò da lei quasi immediatamente una vibrazione, una di quelle pronte e palpabili sensazioni di rapporto che si hanno raramente nella vita. Stavolta non c’erano incertezze, avrei vissuto le battaglie e le gioie di una difficile conquista, e tra qualche ora, con la stessa ineluttabilità con la quale l’autunno genera foglie rosseggianti, la folle gioia di quel corpo roccioso di femmina sotto il mio sguardo mi avrebbe sopraffatta.
In maniera pacata ed esplorativa, tutte quelle esperienze fisiche che, fino a qualche anno fa esistevano solo nella mia mente come una vasta e troppo sfogliata enciclopedia dell’avventura (*), le avrei assaporate. Erano confusi preliminari, un insieme di tattiche e timori in quelle lunghe pareti fuse che fluivano tra lance appuntite di quel bastione di roccia crestato. E agitavo piedi e mani procedendo, infine, verso le regioni misteriose, splendente di sudore e colma di piacere.

C’è più sensualità in un fiore di centaurea che in tutte le rosee piante chiuse sotto un vetro

Pura essenza del desiderio, la sua salda e nuda roccia era per me un’accesso di passione – o semplicemente il mio impressionabile cervello all’età di trent’anni. Soggiogata da un senso di imminente godimento, di promessa quasi raggiunta, ero in bilico tra l’estasi e la frettolosa voglia di placare il mio sentimento di vetta. Nuvole simili a chiazze cremose avanzavano serene gettando macchie di luce e ombra sul residuo tragitto. Come il mezzogiorno che si avvicina nel giorno che cammina, con raffinato languore, la mia gioia traboccò, e si trasformò in un rivolo che inondava con il suo sguardo tutti gli spazi carnali di quella vetta al mezzodì.

In un’ordinata progressione fin verso l’apice del piacere

L’enorme quantità di energia che avevo immagazzinato e la sua invasione nelle mie fantasie avevano, ora, persino il potere di spingermi oltre a cercare una qualche altra irraggiungibile meta. Avevo stabilito tempi e ritmi della mia ascesa, consentendo in tal modo che gli eventi marciassero in un’ordinata progressione fin verso l’apice. Per aumentare il piacere ero stata dunque più che disposta ad aver pazienza, e ad attendere l’arrivo alla seducente signora che si trasformò d’un tratto in un gradevole ghiacciolo. Mi ravvivò lo spirito godere di un puro amalgama di felicità fisica e spirituale.

Restai in silenzio a contemplare gli spazi. Una vertiginosa velocità di turbolenti emozioni.

Questo tempo assunse la forma della roccia scoscesa sulla quale ero ovviamente, infine, approdata. Gettato alle spalle il dolce preludio alla vetta, il nuovo apice del piacere fu volgere le passioni a quella splendente visione di rilucenti ghiaioni e valli inebrianti.


(*) L’espressione “esistevano solo nella mia mente come una vasta e troppo sfogliata enciclopedia” è di William Styron

Pura essenza del desiderio, la sua salda e nuda roccia era per me un’accesso di passione

Voglia di Velino, e di conoscenza?
Cerca qui il tuo cammino: www.montinvisibili.it

Francesca Nemi

Francesca Nemi

Vado in montagna, scrivo, fotografo. Non sempre, non per forza seguendo un ordine. Simpatizzante dei cambiamenti. Ho i miei tempi, e a non volerli rispettare si finisce sempre fuori tempo.


Il mio blog | Scrivo su oltreilvalico.com. E' lì che tengo traccia dei miei sentieri di montagna e di vita. Costruisco la mia storia. Mi perdo, mi trovo… continuerò a perdermi e a ritrovarmi sempre. Dal 2019 sono Guida Ambientale Escursionistica.
Link al blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

"L’alta montagna e il mare sembrano agli antipodi anche se, a pensarci bene, non... "L’alta montagna e il mare sembrano agli antipodi anche se, a pensarci bene, non sono poi così diversi" ...

Sulle montagne più belle del mondo oggi c’è la chiodatura più vecchia e schifosa... Sulle montagne più belle del mondo oggi c’è la chiodatura più vecchia e schifosa del mondo solo perché si è troppo legati alla storia,...

“On a trip to cirrus minor, saw a crater in the sun A thousand miles... “On a trip to cirrus minor, saw a crater in the sun A thousand miles of moonlight later”. Cirrus Minor, Pink Floyd Estate 1979, Monte Bianco. Due luci...

"Pensare di scalare il Campanile era uno di quei sogni nel cassetto che coltivava... "Pensare di scalare il Campanile era uno di quei sogni nel cassetto che coltivava da anni, non si sentiva mai sufficientemente sicura, nonostante i...

Ho proprio voglia di spiegarti com’è questa vita, perché mi sa che seguendo gli... Ho proprio voglia di spiegarti com’è questa vita, perché mi sa che seguendo gli influencer della #vanlife non ci hai capito proprio un cazzo...

"Taci un attimo e lasciami ascoltare il vento come facevamo una volta. E’ da... "Taci un attimo e lasciami ascoltare il vento come facevamo una volta. E’ da molto che non mi capita. Lo senti mentre passa tra...

Un breve racconto per testi ed immagini vuole in qualche modo tracciare una sottile... Un breve racconto per testi ed immagini vuole in qualche modo tracciare una sottile linea rossa tra il muoversi degli umani e quello della...

Ma tì setù mai pasà lasù? Due anni fa mentre colloquiavo lungo la Val... Ma tì setù mai pasà lasù? Due anni fa mentre colloquiavo lungo la Val del Mis con Gio Longo, classe 1934... ...

Piccoli consigli per buone letture nei prossimi giorni di festa e di neve. Libri... Piccoli consigli per buone letture nei prossimi giorni di festa e di neve. Libri leggeri da mettere nello zaino o sotto l'Albero. ...

Luciano de Dominicis non si definirebbe mai un esploratore. Eppure nel 2016 ha partecipato a... Luciano de Dominicis non si definirebbe mai un esploratore. Eppure nel 2016 ha partecipato a un coraggioso progetto di mappatura del territorio. I sentieri percorsi da...