Ben 52 comitati e associazioni hanno dato la loro adesione alla marcia per denunciare l’assalto alla montagna dolomitica. Tra quelle bellunesi si ricordano: Comitato Peraltrestrade Dolomiti, Tennis Country Club Cortina, “Ju le man da nosta tiera” No al collegamento Arabba-Cortina, Comitato no variante Anas S. Vito di Cadore, Partito della Rifondazione Comunista Belluno, FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta di Belluno, Comunità Amici del Cansiglio, Gruppo promotore Parco del Cadore, Italia Nostra sezione di Belluno, CAI veneto, WWF Terre del Piave Belluno-Treviso, Fondazione Angelini-Centro Studi per la montagna.
Tra i giornalisti e scrittori di montagna hanno aderito Enrico Camanni, Paolo Cognetti, Marco Albino Ferrari, Franco Michieli, nonché il Gruppo Italiano Scrittori di Montagna (GISM).
I numerosi interventi che hanno spiegato le ragioni del NO sono stati esposti dapprima in Piazza Pittori Fratelli Ghedina, quindi presso il Parco avventura, dove termina la vecchia pista da bob. Il gruppo di manifestanti è quindi risalito alla partenza della pista olimpica e di lì lungo la pista da sci sino a Colfiere, dove sono in corso lavori con grandi sbancamenti del terreno.