Ci sono sogni che porti incastrati nell’anima
Stanno lì e non sai come farli uscire, come portarli alla luce per dargli vita, come lasciarli liberi di camminare con le loro gambe in giro per il mondo. Perché i sogni sono come i figli: hanno senso solo se affrancati da vincoli precostituiti e emancipati da chi li ha generati. Bramano di vagabondare da soli e percepire emozioni, perché questo è l’unico modo in cui dai sogni possono nascere altri sogni. E’ la libertà dell’andare e provare che genera questo piccolo circolo virtuoso.
Per inseguire il sogno dell’avventura cercavo le emozioni dei grandi spazi: la montagna come il mare così come il pellegrinare fine a sé stesso di un solitario sentiero. Ma non è possibile inseguire tutte le tracce che la vita ti dipana davanti. Prima o poi devi fare delle scelte e cominciare a camminare sul quel sentiero che sembra più vicino alla tua anima. In quegli anni, quel sentiero passava fra le rocce e le pareti e iniziai così a conoscere storie, vicende e avventure di quanti erano transitati prima di me, di chi, addirittura in tanti casi, aveva tracciato per primo quegli itinerari d’avventura.
Racconti davanti ai fuochi dei bivacchi
Appresi alcune delle vicende che legavano Pierluigi Bini, Vito Plumari, Alberto Campanile, Luisa Iovane, Heinz Mariacher, Angelo Monti, Roberto Zannini e tanti altri, da Massimo Marchegiani.
Furono racconti fatti davanti a fuochi di bivacchi di vacanze lontane e non cesserò mai di ringraziarlo per averli condivisi con me. Erano storie che affascinavano, simili per certi versi a quelle forse più nobili narrate da Stevenson ne “L’Isola del Tesoro”. Erano storie che raccontavano infatti di libertà, di incoscienza, di scelte, di voglia di vivere ogni momento con quella forza suprema che solo la vera passione riesce ad avere. Storie che rimbalzavano nella mente e che alla fine sembravano essere null’altro lo specchio dei sogni che portavo incastrati nella mia anima, incapace ancora di liberare.
Per questo, avrei voluto far parte di quegli eventi, cui mi separavano non solo qualche anno ma anche capacità tecniche e di avventura minori.