Il sentiero valica ponti naturali tra inghiottitoi enormi, tutto è bucato, calcare e neve, erosione e ghiaccio.
E’ scomparsa, non si sente più; persa mentre curiosavo in questi buchi. Fare tanta strada inseguendola per smarrirla è una presa in giro per me stesso!
Non resta che salire alla cima. Ci arrivo in breve.
Sono contento, il panorama è eccezionale.
Godo della mia solitudine perdendomi nei miei pensieri.
Mangiando sento un rumore lì vicino. Batto con gli scarponi attendendo un incontro con qualche animale. Niente. Prendo coraggio e sposto un sasso. Resto a bocca aperta!
Da terra si innalza formandosi una grande bolla di sapone.
Veste i colori dell’autunno, del cielo blu della cima, si trasforma, cambia aspetto in forme belle e seducenti; ride, mi guarda divertita.
Profuma di erba secca, di mugo e roccia. Poi ancora di pioggia estiva in un bosco di abeti. Si allarga a comprendere tutte le cime visibili e le mostra facendomi riconoscere rilievi saliti e non.
Come in uno schermo passano immagini di amicizia vera e di ragazzi legati alla vita su di una via in montagna, poi corde e moschettoni al sole, serpentine perfette su distese di polvere bianca.
Alzandosi in aria, tra strane acrobazie, mi saluta e si allontana in un lampo verso il Sernio.
Incredulo capisco che il Ranch stamattina ha girato verso Lanza seguendo le “sue” indicazioni e che mi toccherà andare a cercarla dalle parti del Sernio la prossima volta.
Ero lì, ad un passo dal prenderla e imprigionarla nello zaino, ma è meglio lasciarla libera di volare sopra le montagne.
Alcuni la chiamano “libertà”, “spiriti dell’aria”, “divertimento”, altri non sanno neppure definirla.. Io rientro tra questi ultimi.
So solo che è una cosa tanto bella quanto esclusiva e non condivisibile..
Che sappia chiedere scusa a mia moglie se così spesso la tradisco con lei?