Racconto

MONTAG, L’EVEREST, VENEZIA E UN DIVANO

Cos’hanno dunque in comune una montagna alta 8843 metri, Venezia, 451 gradi Fahrenheit, Sir Hillary e Tenzing lo sherpa, Montag, le calli, i canali e i libri?

testo e foto di Angelo Ramaglia  / Castellanza (VA)

02/03/2025
2 min
Edmund Hillary è alto e potente, dinoccolato, un inglese fatto e finito non fosse che in realtà è neozelandese.

Tenzing Norgay è una guida sherpa, è un po’ più basso di Ed, ma a forza motrice non è secondo a nessuno. Edmund è talmente alto da conquistare il monte più alto del mondo prima che lo faccia chiunque altro. Lo fa insieme al sempre sorridente, seppur privo di ossigeno, sherpa Tenzing. È il 29 maggio. L’anno è il 1953.

Nel frattempo in un altro luogo, meno geolocalizzato, meno freddo, meno alto e meno iconico, ma ugualmente potente, un gruppo di pompieri invece che spegnere il fuoco lo alimenta e lo fa bruciando libri.

Al governo di quel luogo i libri non piacciono punto. Brutta storia. Non si sa che anno sia e tanto meno il luogo preciso.

A Venezia, invece, una pianista si aggira per le calli e i canali spiegando ad un immaginario pubblico la magnificenza della città che sta malinconicamente affondando. La pianista parla e suona, canta e legge. Gira per musei, si aggira per campielli, si perde nel palazzo ducale.

Sembra una girandola Venezia. Prende fuoco alle parole di Bradbury. Barcolla in bilico sui pali che le fanno da fondamenta, ma resiste; come Hillary, ben oltre il confine della zona della morte, rimane in piedi barcollando, ma pur sempre vittoriosa.

I canali gelano, i rii bruciano, i palazzi come montagne isteriche promettono valanghe di meraviglia ad ogni angolo. Truffaut passeggia non visto, indossa un elmetto rosso. I musei sprezzanti ospitano pinnacoli di ghiacci.

I libri non si bruciano a Venezia, a Venezia annegano in librerie create alla bella posta.

Montag legge di nascosto un libro proibito dentro una gondola alla deriva sopra un ghiacciaio in estinzione. Tenzing pagaia lontano, punta la prua verso Katmandu. In piazza Durbar persone urlano vestite da carnevale. L’Himalaya è avvolto dalle fiamme del tramonto, una bandierina inglese ed una nepalese sventolano all’unisono.

Cos’hanno dunque in comune una montagna alta ottomilaottocentoquarantre metri, Venezia, quattrocentocinquantuno gradi Fahrenheit, Sir Hillary e Tenzing lo sherpa, Montag, le calli, i canali e i libri?

Hanno in comune un divano.

Ma anche la pioggia fuori dalla finestra in una domenica come un’altra, la televisione accesa e il sonno che se ne frega e rimescola storie, paesaggi e protagonisti.

Illustrazione realizzata con programma di Intelligenza Artificiale.

Angelo Ramaglia

Angelo Ramaglia

Il mio superpotere è dare ragione a chi la vuole a tutti i costi. Il mio desiderio è scrivere cose il più possibile senza senso. Il mio benessere lo raggiungo su sentieri di montagna molto in salita e molto solitari. Il mio cruccio è la ruota del criceto. Il mio bisogno è non aver bisogno. Questa bio lascia a desiderare, avete ragione.


Il mio blog | E’ un blog legato alla montagna, alla corsa, alla scrittura, ma non esclusivamente. E’ il diario di uno con poca memoria, il foglio bianco da imbrattare con pensieri troppo lunghi per un social e troppo poco importanti per un’altra bibbia, è la lista della spesa, la presunzione della scrittura, la litania delle lamentele. Per ulteriori info chiedere a Gandalf il cane, il #DogGhostWriter del blog.
Link al blog

2 commenti:

  1. Marco Rossignoli Marco Rossignoli ha detto:

    Bella storia,l’ho letta volentieri, che mi riporta a un sogno dove la laguna era invasa da ghiacci in disfacimento. Devo averne fatto un disegno ma non ricordo in quale quaderno. Magari lo cercheró. Buona giornata.

    1. Angelo Angelo ha detto:

      Grazie della lettura Marco. Curioso di vedere il disegno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

C’è un momento, giusto un attimo, in cui ti rendi conto che manca solo... C’è un momento, giusto un attimo, in cui ti rendi conto che manca solo un passo per raggiungere la vetta. Un singolo movimento di gamba...

Quella che uno studioso solo pochi anni prima, con avveniristica intuizione, aveva chiamato Antropocene,... Quella che uno studioso solo pochi anni prima, con avveniristica intuizione, aveva chiamato Antropocene, ovvero quella nella quale sono le attività dell’uomo la causa...

I bambini della Scuola Primaria di Cesiomaggiore e Soranzen (Belluno) raccontano, con due audio... I bambini della Scuola Primaria di Cesiomaggiore e Soranzen (Belluno) raccontano, con due audio storie da loro prodotte, i "sentieri neri" dell’emigrazione stagionale. ...

In principio era la carne, non il verbo. Corpi in grado di lottare, di difendersi... In principio era la carne, non il verbo. Corpi in grado di lottare, di difendersi e di attaccare. Corpi che fecero di noi prima i capi...

Montagne di rifiuti sono tutto ciò che, in certe circostanze, ci ritroviamo intorno alle... Montagne di rifiuti sono tutto ciò che, in certe circostanze, ci ritroviamo intorno alle nostre case quando facciamo ritorno dalla montagna. ...

Come nelle migliori tradizioni, dopo una giornata fosca il tramonto fu splendido e pieno... Come nelle migliori tradizioni, dopo una giornata fosca il tramonto fu splendido e pieno di speranze. Subito dopo la cena, servita da camerieri in...

A 150 anni dalla prima ascensione al Sassolungo e a 10 anni dal riconoscimento... A 150 anni dalla prima ascensione al Sassolungo e a 10 anni dal riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio dell'Umanità, la guida alpina Gregor Demetz...

Dopo 25 anni di alpinismo e di sci estremo, Anselmo sente il bisogno di... Dopo 25 anni di alpinismo e di sci estremo, Anselmo sente il bisogno di vivere qualcosa di diverso. Nasce così l'amore per i grandi...

Questa volta avrebbero tentato una salita invernale, con la neve alta, quando i turisti... Questa volta avrebbero tentato una salita invernale, con la neve alta, quando i turisti non ci sono più e rimane solo il silenzio interrotto...

La collana pubblicata dal Corriere della sera, curata da Alessandro Gogna, ripercorrere 250 anni... La collana pubblicata dal Corriere della sera, curata da Alessandro Gogna, ripercorrere 250 anni di sfide fra uomo e montagna, imprese gloriose e tragiche...