Audio Storia

Storie di bambini e biciclette

I bambini della Scuola Primaria di Cesiomaggiore e Soranzen (Belluno) raccontano, con due audio storie da loro prodotte, i "sentieri neri" dell’emigrazione stagionale.

05/05/2019
8 min

Fuori dai musei, dentro il paesaggio
Attraverso la visita al Museo della Bicicletta, la visione delle immagini storiche, l’ascolto dei canti tradizionali e delle storie di vita narrate, i bambini della Scuola Primaria di Cesiomaggiore e Soranzen (Belluno) hanno realizzato due audio storie che raccontano i “sentieri neri” dell’emigrazione stagionale, quando la bicicletta era sopratutto un mezzo necessario per il lavoro quotidiano. L’attività parte dal progetto Cariverona “Fuori dai musei, dentro il paesaggio” e ha coinvolto la scuola Primaria, il Museo della Bicicletta Toni Bevilacqua di Cesiomaggiore, gli operatori didattici dell’Associazione Isoipse e il Museo DOLOM.IT.
Le voci, i canti e i rumori di sottofondo, ideati e realizzati interamente dai bambini, riportano in vita al presente uno spaccato multisensoriale del paesaggio rurale bellunese di inizio Novecento.
Il progetto è stato coordinato da Elisabetta Feltrin, operatrice didattica dell’Associazione Isoipse e insegnante di materie letterarie presso scuole secondarie di primo e secondo grado.

TONI, SEGGIOLAIO IN BICICLETTA
In questa audio storia i bambini della classe IV (attuale classe V) della Scuola Primaria di Cesiomaggiore (Belluno) hanno immaginato e ricostruito la storia di Toni, un ragazzino cesiolino di inizio Novecento che, per sfuggire alla fame e alla miseria, impara molto presto un mestiere, quello del seggiolaio (careghéta) e  percorre da solo, in sella alla sua bicicletta, i sentieri neri dell’emigrazione stagionale che per molti mesi lo terranno lontano dalla propria terra; un incontro fortunato cambierà  però il destino di Toni.

BEPI E LA PASSIONE DI PEDALARE

In questa audio storia i bambini della classe II (attuale classe III) della Scuola Primaria di Soranzen (Belluno) hanno provato ad immaginare il paesaggio di inizi Novecento in sella alla bicicletta di Bepi, un ragazzo di Cesiomaggiore che cerca di inventarsi un futuro per non dover partire a fare l’arrotino (moléta) come il padre, costretto come molti bellunesi a seguire i sentieri neri dell’emigrazione stagionale.

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