La Polonia è un Paese che mi affascina e ci torno sempre con piacere, per la voglia di conoscerla meglio.
Le persone di mezza età, soffrono ancora il regime comunista e la prepotenza tedesca che hanno vissuto, mentre i giovani sono scaltri, intraprendenti, con mentalità imprenditoriale. Voglio evidenziare alcuni aspetti di questo popolo: Il loro parlare è caratteristico! Quasi una cantilena, con la stessa cadenza di voce e con un respiro affannoso, sembra che sia sempre una triste storia… Alla fine però, ritorna il sorriso. Ciò che si nota è l’attaccamento alle loro Tradizioni: cultura – storia – natura – gastronomia – musica e, in special modo, l’educazione, la religione, l’ospitalità.
Per i polacchi l’ospite è sacro. “Un ospite in casa, è come avere Dio in casa”. Questa frase rispecchia benissimo una delle caratteristiche migliori dei polacchi, fra l’altro molto cattolici. La nostra abitudine in Italia, quando ci si saluta, è stringere la mano e dare due baci alle guance. In Polonia mi sono trovato in difficoltà, perché ho notato che c’era qualcosa che non andava. Dopo il secondo bacio, l’amico/a è come se mi tirasse verso di sé. Mi hanno spiegato che loro danno tre baci, come i musulmani, che nella loro cultura ortodossa, ha il triplo bacio.
I Monti Tatra formano la più elevata catena dei Carpazi, nella parte meridionale della Polonia e tracciano anche il confine geografico con la Slovacchia. Le vette, anche se non raggiungono quote elevatissime, hanno un notevole dislivello dalle vallate. La più alta cima dei Tatra è Gerlachovský štít (2655 m) in Slovacchia, mentre il Monte Rysy (2499 m) è la più alta cima Polacca. Nel 1954, per tutelare le ricchezze naturalistiche e regolamentare l’impatto dell’uomo sull’ambiente, venne istituito il Parco Nazionale dei Tatra, che nel 1993 è stata inserito nell’elenco delle riserve naturali, della Biosfera (UNESCO). I panorami mozzafiato, rappresentati da vette ripide, grotte, laghi, torrenti, oltre che da una flora multicolore e una fauna con molte specie di animali, richiama un grande spostamento di turisti amanti della natura, dell’escursionismo e degli sport invernali.
Il Parco che occupa l’intera superficie dei Monti Tatra, si può visitare usufruendo di una fitta rete di sentieri (severamente vietati di abbandonare), di varie difficoltà e lunghezza. Si può trovare ospitalità in otto rifugi, ben dislocati ed attrezzati. Per raggiungere le valli più interne, dove il traffico automobilistico è interdetto, si possono utilizzare i carri trainati dai cavalli e condotti dai montanari che indossano il caratteristico costume locale. La capitale dei Monti Tatra é Zakopane, (950 m), la più frequentata località di villeggiatura della Polonia. Gli abitanti di Zakopane e dell’intera zona circostante, detta Podhale, (letteralmente “zona sottostante gli alti pascoli”, ossia montanari), sono una popolazione molto riservata e con grande resistenza fisica. Il Podhale si trova ai piedi dei monti Tatra ed è rappresentato da una ricca tradizione di folklore, che è molto romantico e patriottico.
Sui monti Tatra esistono pochi impianti di risalita, (La seggiovia di Hala Gasienicowa, la funivia di Kasprowy Wierch e la seggiovia di Hala Goryczkowa) e di conseguenza ci sono poche piste da sci. Per questo motivo la scelta è stata di realizzare gli impianti di risalita e le piste da sci, nei PreTatra, per rispettare queste immense, belle e protette montagne.
I proprietari dei terreni boschivi, hanno venduto la loro proprietà ad imprenditori che hanno realizzato gli impianti di sci, funzionanti anche la sera sino alle ore ventidue. Il boscaiolo, con i soldi guadagnati, ha costruito una baita per accogliere i turisti. Nella vicinanza di questi impianti, esistono degli stabilimenti termali, che usano le vene acquifere calde che hanno arricchito la zona. Quindi, gira la moneta ed i turisti hanno la possibilità di sciare, alloggiare e rilassarsi.
Tutto a buon prezzo ed ottimo accoglimento. La collaborazione fra il boscaiolo e l’imprenditore, ha creato mano d’opera e guadagno.
A Zakopane ci sono bellissimi esempi della tipica architettura polacca, costituita da casette ad un solo piano, a tetto spiovente e interamente realizzate in legno. I tronchi e gli assi che formano le pareti e i tetti di queste costruzioni, sono fissati fra loro per mezzo di precisi incastri, senza ausilio di chiodi o altro. Sono di una bellezza e ricercatezza uniche.
I comignoli, le finestre, i balconi, le porte, i giardini, le mansarde, tutte costruite con gusto. Dalla città è visibile la grande croce, alta 16 metri, collocata sulla cima più alta del monte Giewont (1895 m).