Ero solo una cucciola di volpe che chiedeva consiglio a un ranuncolo di montagna, l’unico disposto ad ascoltare i lamenti della mia anima.
«E lo chiedi a me?» rispose decisa la pianta «Ho dovuto forare una bottiglia per far sì che il mio gambo crescesse in altezza e nonostante questo non mi sono arresa. Devi coltivare la forza di volontà come hai fatto per diventare un’abile cacciatrice. La necessità stimola l’apprendimento, la curiosità aumenta la conoscenza e la giustizia indirizza la consapevolezza. Sei piccola, è vero, forse troppo per questo mondo ma non lo è altrettanto il desiderio di attraversare i sentieri della vita; perciò avanza ora e non ti abbattere, non fino a quando per te non vi sarà alcuna speranza»
Presi quelle parole come se fossero l’unico appiglio possibile e le cacciai all’interno della mia mente, pronta a servirmene ogni qual volta ne avessi bisogno. Continuai a salire mentre i pensieri vorticavano inarrestabili. «Coltivare la forza di volontà… aumentare la conoscenza… essere consapevole di ciò che è giusto…» pensai: «Come si possono seguire questi insegnamenti?»
Il mondo stava cambiando a un ritmo tale che non si riusciva più a controllare. La devastazione era totale: uragani, maremoti, esplosioni vulcaniche e sconvolgimenti climatici si abbattevano quasi quotidianamente in ogni parte del mondo. L’ impotenza con la quale gli uomini seguivano gli avvenimenti era contagiosa tanto da coinvolgere anche noi animali. Ci sentivamo rattristati dalle perdite subite soprattutto quando ci colpivano direttamente. Capitò anche a me: persi i miei genitori durante la tracimazione del torrente Vemir rimanendo così da sola.
All’inizio fu difficile prendere in mano la situazione ma poi mi feci coraggio, spinta anche dalla fame, decisa a conquistare un posto nel bosco. «Necessità che stimola l’apprendimento» proprio come aveva detto il ranuncolo di montagna.
Le funeste elucubrazioni mi fecero raggiungere la cima. Alzai gli occhi per annusare l’aria, a seguito di un odore selvatico appena percepito, e vidi un tramonto dai colori accesi intercalato da nuvole dalle tonalità pastello. La visione fu talmente surreale da farmi rabbrividire e all’improvviso venni pervasa da un’ondata di consapevolezza simile a una folata di vento freddo.