2a PARTE /
dai PIANI ETERNI al RIFUGIO GIORGIO DAL PIAZ
Potresti pensare a un vecchio pastore, ma non vedo greggi intorno. Piuttosto conversa amabilmente con una giovane ragazza in quella lingua cantilenata che mi ricorda il Goldoni e le commedie di baruffe chioggiotte. Lei somiglia alla Clarabella di Braccio di Ferro, tant’è alta, magra e snodata. È un piacere ascoltarli, lei ride che ti mette subito allegria. Il terzo è un tizio tracagnotto, questo sì anziano, potrebbe avere la mia età, ma con qualche polenta di troppo. Capisco solo che parlano di passaggi su rocce, dirupi, scorciatoie e vette. Il pastore, che pastore non è, ha gli occhi vispi, penetranti e una sottile ironia che gli piega il sorriso.
Quando sente che sono di Bologna e che sono curioso di queste Dolomiti, dei Monti del Sole e dei Piani Eterni si prodiga in consigli. Anche la ragazza interviene, è un piacere ascoltarla, e ne viene fuori un vivace dibattito su sentieri, alpeggi, bivacchi, ma dopo tre battute in italiano i consigli fluiscono in quella lingua là. Sempre più stretta e divertente. I tre sono affiatati, si vede, e hanno l’aria di divertirsi un sacco facendo robe un po’ da matti sui monti, roba da camosci. Li chiamano “quelli del lunedì”, perché è il loro giorno libero che si prendono tutto da godere nella selvaggia libertà di andare a zonzo, senza un tempo e con una meta vaga.
Il mio amico Diego li conosce bene, tra l’altro Ezio, il pastore che non è pastore, è il titolare di una rinomata trattoria a Sospirolo. Ebbene, ripenso a loro imboccando la scorciatoia detta del Porzìl, a scendere dai Piani Eterni, perché me l’avevano suggerita come una via da farsi in un’oretta, magari una mezzoretta in più, in tutta tranquillità quando li avevo incontrati al rifugio Casera Ere, un mesetto fa. Altroché! Il sentiero tira in basso che è un piacere, molto meno per gambe e ginocchia messe a dura prova dalla pendenza e da sassi sconnessi.
Grande Luciano, é un piacere leggerti. Tanti saluti, Marco
I ricordi tornano, la malga Alvis due volte l’ho vista, una scendendo dai bivacchi Feltre e Bodo, un giro ad anello partendo dalla Stua, non sò se ci siano posti più belli, e una volta salito alla malga per far foto autunnali,, Momenti indelebili!!