EVA TOSCHI. PER LA MIA STRADA
Partire e rinascere in montagna
Il primo libro di Eva Toschi[1], giovane runner, alpinista, sciatrice, nata casualmente a Roma ma montanara almeno come un allevatore della Val d’Ultimo, è una storia on the road scritta con empatia e sincerità. Il titolo al libro – Per la mia strada – potrebbe sembrare come una sfida al lettore ma è, invece, un invito ad accompagnare l’autrice in una fase delicata della sua vita, quando laureata deve decidere in tempi stretti il futuro, salendo a bordo di un Ducato bianco che con Eva avrà una seconda vita a dir poco straordinaria. Il furgone non è un semplice ammasso di ferraglia fumante, anche se a volte accadrà, ma il primo amico e compagno di avventure per Eva: Maurone.
Un libro vero e leggero anche nei momenti più intensi e drammatici perché: La verità rende tutto più semplice, o forse è la semplicità a rendere tutto più vero.
Un diario di un viaggio, in parte orizzontale, in parte verticale e in parte in profondità.
Lunghi chilometri da un capo all’altro delle Alpi partendo da Briancon arrivando a Santa Caterina, con in mezzo la Val Masino[2], le Dolomiti del Brenta, le nevi (e le paillettes) di Livigno, il Monte Bianco e molto altro ancora.
È proprio il viaggio in profondità che rende speciale il racconto-confessione di Eva. Le pagine dove l’alpinista romana diventa per noi trasparente sono quelle che cuciono insieme le salite e le fatiche e sembrano rispondere alla filosofia di vita che esce dal libro: Nessuno basta a se stesso.
E se a Eva non bastano le tante amiche e amici[3] che l’accompagnano nelle pagine ecco che ci trascina con lei: questo libro è di tutte le persone che ho incontrato lungo la strada (…) ma soprattutto questo libro è tuo.
Eva arrampica, corre, scia guida, ama e piange e se volete sapere come e quando non avete scelta: leggete Per la mia strada. A bordo di un Ducato. Davanti a Luna Nascente. Con la famiglia che vi scegliete.
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[1] Eva non è un personaggio sconosciuto al popolo di altitudini.it, belli i suoi racconti, con uno ha pure vinto un’edizione del Blogger Contest, fulminanti le sue storie brevi, incisivo il suo blog e, proprio da qui, da questo suo bisogno di raccontare, di diventare una scrittrice conosciuta (che poi non è mica un peccato), che nasce il suo libro.
[2] “La Val Masino è diventata il Nord della mia bussola.” così scrive Eva e il rapporto con questo granito perfetto è una linea rossa che caratterizza non solo le salite su vie dai nomi fantastici ma anche l’impegno sociale e politico – che ogni azione è politica quando gli altri ti osservano- messo in campo, ad esempio, proprio in questi giorni contro lo sfregio che la Valle sta subendo.
[3] Tra questi non va dimenticato Ombra, un cane (che) sembra una piccola iena maschio, color blue merle, chiamato con un nome da femmina in onore ai bicchieri di vino bianco che in Veneto hanno appunto questo nome.